Consiglio di Stato – Sospesa la sentenza del TAR che aveva annullato in toto il concorso per dirigenti scolastici
Con l’ordinanza 3512 oggi pubblicata, il Consiglio di Stato, sezione VI, ha sospeso l’esecutività della sentenza del Tar Lazio che aveva annullato l’intera procedura concorsuale per l’accesso alla dirigenza scolastica.
Con la sentenza breve n. 8655 del 3 luglio 2019, il Tar Lazio aveva del tutto sorprendentemente annullato in toto il concorso per Dirigenti scolastici indetto con D.D.G del 23 novembre 2017 n. 1259.
La sentenza, oltre che del tutto inaspettata, era andata ben oltre le domande svolte dai ricorrenti nella causa promossa avanti al TAR, in quanto gli stessi avevano chiesto solo l’annullamento della loro esclusione dalle prove orali, rilevando anomalie nella formazione della commissione esaminatrice e chiesto la conseguente ammissione a quelle orali in corso di svolgimento.
Il TAR, invece, aveva annullato in toto la procedura, tanto che gli stessi ricorrenti che avevano proposto il ricorso al Tar si sono visti costretti ad impugnare anche loro la sentenza, poiché tale pronuncia li obbligava a ripetere le prove di ammissione alla procedura concorsuale.
Le ragioni dell’annullamento, inoltre, destavano qualche perplessità, poiché l’unico motivo degli oltre 10 proposti, riguardava la ritenuta incompatibilità di tre membri della Commissione (formata da decine di componenti) cui veniva addebitata una incompatibilità costituita dall’avere partecipato ai corsi di formazione per il concorso stesso (uno di questi era anche sindaco di un piccolo paese, a fronte di una norma che vietava la partecipazione alla commissione di cariche politiche).
Per il vero, le circostanze che venivano addotte a sostegno di tale tesi sono state recisamente negate sia dagli interessati che dal MIUR, con spiegazioni che meritavano certamente un approfondimento e non certo una sentenza breve resa senza nessun preavviso, con l’effetto di paralizzare tutta la procedura concorsuale ormai pressoché interamente completata e impedire le nomine che avrebbero effetto a partire già dal prossimo settembre.
Nomine indispensabili per un corretto avvio dell’attività dell’anno scolastico in una situazione di estremo disagio che ha visto Dirigenti scolastici impossibilitati a c seguire più di due o tre sedi contemporaneamente a causa della carenza di Presidi.
Pareva dunque opportuno, salvo il diritto di coloro che contestavano la procedura concorsuale a far valere le loro ragioni in giudizio, che la procedura fosse portata a termine.
Lo studio ha quindi accolto la richiesta di una docente che aveva superato tutto l’iter concorsuale ed ha chiesto al Consiglio di Stato, a nome del sindacato dirigenti UDIR, di sospendere gli effetti della sentenza.
Con l’ordinanza 3512 del 12 luglio 2019 il Consiglio di Stato ha accolto tale richiesta, fissando poi l’udienza dl 17 ottobre per l’esame delle questioni sollevate in giudizio e verificare la correttezza o meno della procedura concorsuale.
Non possiamo che prende atto con piacere che questioni spinose e che hanno rilevanti riflessi rilevanti nello svolgimento di un servizio essenziale come quello scolastico siano trattate con la celerità che meritano.
Dovrebbe essere sempre così.
Roma, 12 luglio 2019